Solidarietà

L’arte solidale ha radici lontane

Le 36 opere d’arte contemporanea della quarta edizione di doutdo ripartono dall’antico: con una scenografica esposizione negli Scavi di Pompei.

Con un titolo sfidante, La mora- le dei singoli, la quarta edizione di doutdo – progetto biennale d’arte promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli – guarda avanti, chiamando a una rivoluzione della responsabilità dell’individuo come motore per una nuova visione della società. E lo fa, in maniera scenografica, ripartendo dall’antico. Le 36 opere di arte contemporanea di questa edizione di doutdo, realizzate da artisti che le hanno donate per sostenere le attività della Fondazione, sono state infatti accolte e ospitate in una location unica al mondo, gli Scavi del Parco Archeologico di Pompei: un luogo senza tempo, simbolo di distruzione ma soprattutto di rinascita. La progettazione dell’allestimento tecnico in questa ambientazione così particolare è stata affidata allo studio internazionale Mario Cucinella Architects e rappresenta, a suo modo, un’ulteriore opera d’arte. La mostra promossa da doutdo in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e con il sostegno di Art Defender è allestita nelle sale del Portico Nord della Palestra Grande del sito archeologico e potrà essere visitata fino al prossimo 1 dicembre. Info: doutdo.it

Leggi altri articoli...

Bambini, Cura

Un’arca sospesa su un mare di bellezza

Presentato alle Istituzioni l’Hospice Pediatrico realizzato dalla Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli e progettato dall’architetto Renzo Piano. Una casa sull’albero che risponde in modo concreto (e sostenibile) ai bisogni

Leggi di più
Incontri

Un pezzettino di anima donato agli altri

Così la mezzosoprano Madelyn Renée, stella della lirica, definisce l’essenza della musica. Quel soffio d’aria che genera emozione, relazione, e fa stare bene. Portandoci in un’altra dimensione governata dall’empatia

Leggi di più
Cura, Incontri

Quando il social è strumento di cura

Cresce la galassia informale di pazienti, caregiver e genitori di piccoli pazienti che cercano nei social network risposte a bisogni ora pratici, ora emotivi. Uno spazio virtuale, eppure reale, all’interno del quale le équipe di cure palliative possono interagire per portare risposte e consapevolezza. L’analisi dello storico del cinema e dei media, Matteo Asti

Leggi di più

Resta sempre

aggiornato.

Dichiaro di aver preso visione e compreso il contenuto dell’Informativa Newsletter per il trattamento dei dati personali e acconsento all’iscrizione alla newsletter e al conseguente invio di materiale promozionale sulle attività e iniziative della Fondazione e sull’invio di comunicazioni ulteriori come richieste di donazione, inviti alle iniziative organizzate dalla Fondazione, sondaggi di opinione e promozioni relative alle attività istituzionali.