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La Fondazione Cassa di Risparmio di Cento è una fondazione di origine bancaria con sede a Cento e svolge la propria attività benefica all’interno di un territorio di competenza definito come “area centese”. Si tratta di una area che abbraccia diversi comuni distribuiti sulle tre province di Bologna, Ferrara e Modena. Molteplici e vari i settori di intervento della Fondazione centese, che vanno dall’arte all’istruzione, dalla ricerca scientifica alla protezione civile, passando per volontariato e salute pubblica. È proprio da queste ultime due aree di intervento che nasce l’incontro con la Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli. Ne parliamo con la Presidente, Cristiana Fantozzi.
Perché tra le tante realtà che operano nel campo del volontariato e della salute pubblica, avete scelto di finanziare la Fondazione Hospice Seràgnoli?
In primo luogo perché l’importanza del ruolo ricoperto dall’Hospice Bentivoglio nel nostro territorio è noto e rispettato da tutti e rappresenta una eccellenza indiscussa, in secondo luogo perché la nostra Fondazione ha da sempre una particolare attenzione a tutto ciò che può contribuire a migliorare il benessere degli individui. Siamo convinti che sostenere le attività di chi svolge, con competenza, un ruolo di supporto a pazienti gravemente malati ed alle loro famiglie, sia un dovere etico e morale, prima ancora che sociale.
Quali sono i benefici che la Fondazione trae dall’erogazione di un supporto economico alla Fondazione Seràgnoli?
Ogni volta che la Fondazione stabilisce un intervento deve prevedere chi saranno i beneficiari dell’investimento fatto. In questo caso si tratta di un numero – sempre troppo alto – di persone ammalate, spesso nella fase terminale della malattia, e delle loro famiglie provenienti anche dal nostro territorio. Qui trovano il supporto dei professionisti estremamente capaci e preparati. Poter alleviare, anche se di poco, il dolore di queste famiglie, è il risultato migliore che possiamo pensare. Ci auguriamo di poter continuare a collaborare con la Fondazione Hospice anche in futuro, affinché possano continuare a prendersi cura delle persone considerandole come individui e non solo come pazienti, per curare oltre la malattia la loro anima.