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Gli avevamo chiesto disponibilità per uno spettacolo di un’ora. Sono diventate due. Non solo: ci ha chiesto di potersi far promotore dell’iniziativa presso i suoi fan – e sappiamo quanti sono… – invitandoli a partecipare. Insomma, è stata una vera sorpresa in tutti i sensi. Oltre ad averci incantato sul palco, Gianni Morandi si è dimostrato una persona attentissima alla nostra realtà, ai progetti che seguiamo, alle motivazioni che ci hanno portati a questa serata». È passato ormai qualche tempo, eppure nella voce di Veronica Sassoli de Bianchi, una delle anime più importanti dell’Associazione Amici della Fondazione Hospice e “motore” del concerto-evento che lo scorso 6 aprile ha visto protagonista il cantante bolognese sul palco dell’Auditorium del MAST, passa ancora una grande emozione. La stessa che ha coinvolto, commosso e fatto cantare i 400 ospiti che hanno partecipato all’iniziativa, un’occasione speciale per sostenere l’attività della Fondazione Hospice. Accompagnato al pianoforte da Alessandro Magri, dalla chitarra di Elia Garutti e dalla voce di due coriste, Morandi ha portato sul palco tutta la sua storia, la sua energia, la sua capacità di conquistare il pubblico con calore e spontaneità, tra storici successi ormai senza tempo e interpretazioni nuove e più intime delle sue più celebri hit. Lucio Dalla, Raimondi, Antonacci, Dessì… la “lista” di cantanti e musicisti che, negli anni, hanno prestato la loro voce e la loro generosità alle iniziative dell’Associazione costituisce ormai un cartellone degno di ammirazione e invidia: «Abbiamo iniziato anni fa con la musica classica», racconta Sassoli de Bianchi, «poi ci siamo accorti che serviva introdurre anche leggerezza in questo percorso artistico e solidale che stiamo costruendo e così abbiamo iniziato a invitare artisti della musica leggera, un’intuizione che si è rivelata di successo.
Cambiano i generi, ma resta un filo conduttore forte che unisce tutte le nostre serate: la generosità degli artisti, la loro capacità di comprendere il senso delle iniziative che proponiamo. Una partecipazione reale, interiore, che credo sia la chiave dei risultati dei nostri eventi. Il pubblico percepisce questo “elemento in più” che gli artisti portano con loro sul palco». E dopo Morandi? Veronica Sassoli de Bianchi non si sbilancia: «Abbiamo in mente due o tre nomi che ci piacerebbe coinvolgere… diciamo che ci stiamo lavorando e prima o poi chissà… Mi sono abituata al fatto che, quando meno te lo aspetti, le cose poi trovano la giusta congiunzione e accadono davvero!». Attendiamo, dunque…